Sistema cardiovascolare durante la gravidanza

By Dott. Gabriele Garau

Sistema cardiovascolare durante la gravidanza

Durante la gravidanza si verificano  molti cambiamenti cardiovascolari. La gittata sistolica aumenta del 10 % o piu’, la frequenza cardiaca aumenta di circa il 20% e quindi la gittata cardiaca aumenta del 30/50%.

La pressione arteriosa media diminuisce di 5-10 mmHg entro la metà del secondo trimestre e poi aumenta di nuovo gradualmente ritornando ai livelli di pressione sanguigna pre-gravidanza. La diminuzione della pressione. La diminuzione della pressione arteriosa media è dovuta ad un aumento della vascolarizzazione uterina, della circolazione utero- placentare, e ad una diminuzione delle resistenze vascolari, principalmente cutanee e renali.

La posizione del corpo durante l’esercizio è importante anche dopo il primo trimestre, a causa dell’ostruzione della vena cava ( la cava superiore e quella inferiore sono le due vene principali del corpo) che diminuisce la gittata cardiaca. Pertanto la posizione supina dovrebbe essere evitata durante l’esercizio dopo il primo trimestre e va evitata anche la posizione ortostatica in assenza di movimento in quanto anche questa determina una significativa diminuzione della gittata cardiaca.

 

  • Le donne che non si sono mai allenate prima della gravidanza dovrebbero allenarsi tra il 50 e il 65% della frequenza cardiaca massima. Si potrebbe anche semplicemente stimare che tra la loro frequenza cardiaca target sia inferiore del 20%-25% rispetto alla frequenza cardiaca target non incinta.
  • Le donne che si sono allenate costantemente prima della gravidanza possono raggiungere fino all’80% della frequenza cardiaca massima e/o una valutazione dello sforzo percepito di 13-14 su una scala borg originale ( di 20)

 

Sistema respiratorio

 

Anche la respirazione subisce profondi cambiamenti durante la gravidanza;  aumento di circa il 50%  della ventilazione, aumento della tensione dell’ossigeno arterioso, soprattutto nel primo trimestre , aumento dell’assorbimento di ossigeno e del suo consumo basale. La disponibilità di ossigeno di svolgere esercizio aerobico durante la gravidanza diminuisce a causa dell’aumentato fabbisogno di ossigeno a riposo e dell’aumento del lavoro respiratorio causato della pressione sul diaframma esercitata dall’allargamento uterino.

 

L’esercizio fisico deve essere concepito per permettere la maggiore ventilazione richiesta.

 

Termoregolazione

 

Durante la gravidanza aumenta il metabolismo basale, e quindi la produzione di calore. La temperatura fetale è solitamente di 1c° superiore a quella materna. La dissipazione del calore in eccesso generato durante l’esercizio può essere un potenziale problema, in quanto alcuni studi suggeriscono che l’ipertermia ( temperatura corporea maggiore di 39° ) durante i primi 45-65 giorni di gestazione può essere teratogena, ovvero che può produrre anomalie e malformazione nell’embrione durante il suo sviluppo. L’aumento della temperatura corporea durante l’esercizo è direttamente correlato dall’intensità dell’esercizio stesso, aumentando in media  di 1,5° c durante i primi 30 minuti di esercizio per poi raggiungere il suo massimo se l’esercizio viene prolungato per altri 30 minuti. Un rapporto costante di produzione e dissipazione del calore è solitamente garantito da un aumento della conduttanza del calore  dal centro alla periferia, attraverso il sistema cardiovascolare e dal raffredamento attraverso l’evaporazione del sudore.

Tuttavia se la produzione di calore supera la capacità di dissipazione, ad esempio durante l’esercizio in condizione calde, umide o durante un allenamento ad alta intensità, la temperatura può aumentare ulteriormente. L’esercizio fisico dovrebbe, quindi, essere svolto preferibilmente  in un ambiente termo- neutrale o in condizioni controllate. Inoltre è bene mantenere una corretta idratazione perché durante l’esercizio prolungato, la perdita di liquidi attraverso il sudore può compromettere la dissipazione del calore.

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